Fondazione Merz

Eventi

Ipertesi. 3

09 aprile 2019 e 14 maggio 2019

 

Ipertesi è un ciclo di appuntamenti dedicati ai laureandi e neolaureati dell’Accademia Albertina e dell’Università degli Studi di Torino, che hanno occasione di presentare pubblicamente, all’interno degli spazi della Fondazione Merz, il percorso di ricerca alla base delle loro tesi di laurea

 

 

 

Martedì 9 aprile ore 17.00

Giorgia Achilarre e Eleonora Fascetta presentano le loro tesi, in dialogo con Luca Beatrice

Giorgia Achilarre_Francesco Vezzoli, star e superstar
La tesi, studio dell’intera produzione artistica di Vezzoli, è un’analisi sul ruolo sociale dell’artista e la sua progressiva trasformazione in star. Dalla metà degli anni Novanta, Francesco Vezzoli intreccia con le sue opere i fili del complesso immaginario dello Star System, mettendolo in relazione con la storia dell’arte attraverso sofisticate produzioni che uniscono i miti attuali alla più radicata idea di antico.

Eleonora Fascetta_L’arte che scompare
L’arte che scompare indaga il concetto di “vuoto” a partire dalle neoavanguardie degli anni Cinquanta e Sessanta fino alle sperimentazioni artistiche contemporanee. Tramite tali pratiche, gli artisti superano la barriera della rappresentazione per raggiungere un linguaggio puro e incontaminato, essenziale e trascendente. L’opera d’arte viene resa immateriale, integrando sia la dimensione temporale che quella sensoriale.

 

Martedì 14 maggio ore 17.00

Emilio Romano presenta la sua tesi, in dialogo con Maria Teresa Roberto

Emilio Romano_L’architettura radicale, 1968/1972: convergenze e parallelismi con le ricerche degli artisti
La tesi indaga e rintraccia le relazioni, le analogie e i punti di contatto tra le multiformi ricerche condotte da quella generazione di architetti definiti radicali e la rivoluzione dei linguaggi e dei temi della ricerca artistica, tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. In quegli anni la ricerca artistica sconfina nel campo della vita, della società, della politica e dell’etica; allo stesso modo agiscono gli architetti radicali, spostando il loro obiettivo dall’oggetto al comportamento, adottando nuovi approcci conoscitivi e dilatando il proprio campo d’indagine a fenomenologie di carattere sociale.