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Gianluca e Massimiliano De Serio. No fire zone

10 marzo – 18 aprile 2010

 

Il progetto è nato da una specifica richiesta rivolta agli artisti dalla Fondazione Merz con l’obiettivo di ideare una video-installazione partendo dalle riprese, realizzate nel giugno 2009, del grande evento di chiusura della mostra personale di Wolfganga Laib: la presenza a Torino di 45 Bramini provenienti dalla regione indiana del Tamil Nadu chiamati dall’artista tedesco a officiare il rito del fuoco induista alla Fondazione Merz.

Gli artisti, partendo dall’osservazione del Mahayajna, il sacrificio al fuoco che celebra il benessere del mondo e di tutti gli esseri viventi, riflettono sulla condizione dell’etnia tamil a cui i bramini appartengono in riferimento all’ultradecennale guerra civile in Sri Lanka. Una contrapposizione che gli artisti hanno sentito molto forte, perché vede da un lato la ricerca dell’armonia insita nell’uomo e, dall’altro, la prepotente prevaricazione del potere che annulla gli equilibri, genera lacerazioni e grande sofferenza umana.

I due artisti, interagendo con il lavoro di Laib, hanno accostato le immagini dei bramini in Fondazione a quelle crude della guerra e della realtà quotidiana dell’etnia tamil in diaspora, cercando una chiave di lettura che porti a vedere la contrapposizione come l’arricchimento di un dialogo. La mostra si compone di diverse installazioni video che si susseguono nello spazio della Fondazione con un andamento quasi circolare fino a concludersi al piano interrato, dove si incontra l’opera Soul diaspora intorno alla quale ruota tutto il progetto No Fire Zone.