La Fondazione Merz e Planeta Cultura presentano, domenica 29 giugno alle ore 18.30 Communis Tarab, un percorso musicale tra gli spazi e le corti del Baglio Ulmo che, come una processione festosa tra musiche nuove e sound art, si conclude a ridosso della riva del Lago Arancio, in prossimità della fortificazione saracena di Mazzallakar.
Communis Tarab è legato alla diversità dei paesaggi, del carattere e delle espressioni nel Mediterraneo. In elaborazione creativa delle feste di tradizione popolare in Sicilia, le traiettorie del concerto attraversano forme ed espressioni differenti delle arti sonore e musicali. Il percorso si sviluppa infatti in dialogo aperto tra diversi linguaggi, stimolando riflessioni sulla ricerca di armonie ancora possibili, nonostante le tragedie che ancora vedono l’umanità protagonista tra le sponde del Mediterraneo.
Il concerto coincide con la finale della quinta edizione del Mario Merz Prize, sezione musica, e per questa occasione speciale ha luogo per la prima volta fuori dai prestigiosi luoghi tipicamente dedicati alla musica; il premio si configura infatti sempre più come un laboratorio vivo di ricerca, generosità di pensiero, attenzione sociale e territoriale oltre che di innovazione, nella ferma certezza che le arti rappresentano la libertà di pensiero senza confini, al di là delle opposizioni derivanti da astratte appartenenze sociali, geografiche, stilistiche o estetiche.
Snodi e stazioni da cui muovono le traiettorie di Communis Tarab sono le nuove creazioni sonore e musicali della shortlist dei finalisti del premio che risuonano nella festosa processione condotta dalla banda: Ethnics No Borders del pugliese Luigi Morleo, Alfaque Rojo 3 di Arturo Corrales, nato a San Salvador e naturalizzato svizzero, e il sound piece immersivo multicanale Oozing della colombiana-olandese Natalia Domínguez Rangel.
I finalisti, la compositrice Natalia Domínguez Rangel e i compositori Luigi Morleo e Arturo Corrales, sono stati selezionati da una giuria composta da Davide Bandieri (clarinetto Orchestre de Chambre de Lausanne), Gianluca Cangemi (compositore, sound artist e curatore, Sicilia) e Diego Chenna (docente musica da camera Hochschule für Musik, Friburgo).
La giuria che designerà il vincitore della quinta edizione del Mario Merz Prize insieme al voto del pubblico è composta da Helena Winkelman (violinista e compositrice), Philip Samartzis (sound artist e docente presso l’Università di Melbourne), Thomas Demenga (violoncellista e compositore) e Willy Merz. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla selezione del musicista vincitore, ascoltando la registrazione del concerto ed esprimendo la propria preferenza attraverso il portale dedicato www.mariomerzprize.org. Il vincitore potrà scegliere tra la commissione di un nuovo brano musicale da eseguire in un concerto o la presentazione di un progetto di sonorizzazione in uno spazio museale
Con le nuove creazioni della shortlist del Mario Merz Prize, si intreccia in Communis Tarab anche l’immaginario di antichi viaggi tra il Mediterraneo e le terre degli Iperborei, evocati nelle sonorità dell’Inno ad Apollo – ricreato da Willy Merz sul testo di musica greca antica di Limenio – e di Om Silki (Il sogno di Pytheas) di Gianluca Cangemi, restituzione dello stupore del Grande Nord da parte del geografo mediterraneo Pytheas nel IV secolo a.C. Protagonisti in questi stasimi di Communis Tarab sono i musicisti del WADI, l’incubatore creativo musicale della Fondazione Merz nato a Palermo, per mettere in relazione i migliori giovani talenti siciliani con gli sguardi e le visioni sonore del contemporaneo.
Il pubblico, nel percorso, è invitato a dismettere l’ascolto passivo, per diventare parte attiva della festa e del rito. Anima della festa è infatti la storica banda musicale “Gian Matteo Rinaldo”, che guiderà il pubblico in un procedere insieme attraverso le gli spazi del Baglio.
In direzione di una catarsi sonora finale, al tramonto, ancora la banda condurrà il pubblico in prossimità della riva del Lago Arancio, dove il testimone sonoro verrà affidato all’elettronica dal vivo del producer e polistrumentista Toni Cutrone (MAI MAI MAI), già artista in residenza nella palestinese Radio Alhara, campione di una miscela sonora che intreccia l’immaginario occulto del folklore del Sud Italia con droni Industrial e derive proto-techno.