Fondazione Merz

Eventi

Meteorite in Giardino 11_Luigi Coppola, Andreea Soare, Sofia Mazar

7 giugno 2018, ore 21

 

Luigi Coppola, Popolazioni evolutive, 2018

Andreea Soare, soprano

Sofia Mazar, pianoforte

Dopo 25 anni vissuti in Siria, a capo del team di ricerca che stava sperimentando con i contadini l’evoluzione genetica partecipativa dei cereali, il genetista Salvatore Ceccarelli è costretto nel 2010 ad abbandonare le ricerche a seguito dello scoppio delle guerra civile: il lunghissimo lavoro fatto è a rischio. Riesce a portare con sé una piccola quantità di semi di cereali in Italia, centinaia e centinaia di varietà, raccolte e riprodotte dai contadini siriani. Quel miscuglio inizia a essere riprodotto e coltivato e da lì a pochi anni la pratica del miscuglio si è diffusa sempre di più e sta scuotendo dalla base le certezze culturali rispetto all’idea di monocultura, di uniformità, di selezione genetica.
La carica rivoluzionaria delle popolazioni evolutive risiede nell’intrinseca capacità di rispondere eticamente alle maggiori sfide agroecologiche del presente: assicurare la sicurezza alimentare nonostante le incertezze legate al cambiamento climatico, arricchire l’agrobiodiversità e migliorare così le caratteristiche nutrizionali dei cibi, riportare il controllo dei semi nelle mani dei contadini e agricoltori praticando così una forte azione partecipativa e di commoning.
Le popolazioni evolutive hanno la capacità di evolversi nel tempo, di adattarsi alle condizioni climatiche e di suolo, di lasciare alla terra scegliere le varietà da far crescere. Questa scelta agricola si presta a diventare una metafora di accoglienza della diversità senza pregiudizi riguardanti la falsa idea di specie autoctona, creando una coltura e, parallelamente, una cultura, nuova e mai uguale. Attraverso i simboli e i rituali legati alla coltivazione delle popolazioni si racconterà in chiave epica alcune scelte di fondo che l’umanità potrà compiere nei prossimi anni sfuggendo alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, decolonizzazione, eclettismo, circolazione e complessità attraverso delle strategie trasformative delle strutture di potere esistenti.