Fondazione Merz

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Simon Starling. The Inaccessible Poem

28 ottobre 2011 – 15 gennaio 2012

 

un progetto espositivo di Simon Starling

 

con i lavori di Faivovich & Goldberg, Sture Johannesson, Mario Merz, James Nasmyth & James Carpenter e Simon Starling

 

a cura di Maria Centonze

Per la prima volta in Italia l’artista si propone come regista di un progetto espositivo da lui concepito, che coniuga alcuni dei suoi lavori con le opere di Mario Merz, Sture Johannesson, James Nasmyth & James Carpenter e Faivovich & Goldberg.

L’artista inglese analizza, attraverso generazioni di produzione artistica e di attività scientifica, l’evoluzione del rapporto dell’arte con la scienza nei secoli. “Le esplorazioni nei vari campi di interesse di Simon Starling confluiscono – come suggerisce la curatrice Maria Centonze – in uno spazio ibrido che costituisce una costante del suo lavoro. E’ uno spazio che assorbe dalla scienza, che si nutre della tecnologia, ma che tenta di ridefinire i confini delle cose e del pensiero al punto da creare microcosmi di idee, da mettere in relazione o in contrapposizione. Tutta la mostra si svolge come se le opere raccontando storie diverse, avessero un’unica costante che è quella di stabilire distanze illusorie, modificare tempo e spazio con mezzi empirici che restituiscono visioni di una possibile e non meno veritiera realtà”.

Alla Fondazione Merz Starling opera un’azione critica nei confronti della tecnologia, favorendo uno smantellamento delle sue stesse regole che conduce a una sorta di slittamento dai toni quasi poetici.
In quest’ottica sono molteplici i punti di contatto con le opere degli artisti in mostra, in particolare con Mario Merz con il quale condivide, oltre a questo aspetto, anche il continuo desiderio di nomadismo.